Paolo Portoghesi
Architetto, docente e saggista, Paolo Portoghesi è il battagliero sostenitore di una architettura “radicata” che interpreti la tradizione non come un trasferimento di abitudini acquisite, ma come stimolo alla innovazione nella continuità di alcune premesse che esprimono l’identità dei luoghi e delle culture umane.
Paolo Portoghesi (Roma 1931) è il battagliero sostenitore di una architettura “radicata” che interpreti la tradizione non come un trasferimento di abitudini acquisite, ma come stimolo alla innovazione nella continuità di alcune premesse che esprimono l’identità dei luoghi e delle culture umane. La sua opera più nota è la Moschea di Roma. Tra le sue opere recenti: le chiese di Santa Maria della Pace a Terni, dei Santi Cornelio e Cipriano a Calcata e San Francesco a Castellaneta, il Quartiere Latino di Treviso, il Quartiere Rinascimento I a Roma, la Grande Moschea di Strasburgo, il Parco Urbano di Abano, il Cimitero di Cesena, i laboratori della “Città della Speranza” a Padova.
Nel campo del design ha progettato mobili e oggetti per Alessi, Arzberg, Atelier Sedap, Cemusa, Frigerio, Meccani, Mirabili, Cleto Munari, Poltronova, Ritzenhoff Cristal, Swid Powell e altri.
È professore emerito nell’Università della Sapienza, ha ricevuto tre lauree honoris causa. È stato presidente dell’Accademia di S. Luca, è Accademico dei Lincei e socio di numerose accademie internazionali.
I suoi libri più importanti sono: Roma Barocca (1966, nuova edizione ampliata nel 2011); F. Borromini, (1967); Dopo l’architettura moderna (1980); Architettura e Natura (1995); La mano di Palladio (2007).
Letture consigliate
C. Norberg-Schulz, “Alla ricerca dell’architettura perduta”, Roma, 1975
A+U”, numero monografico, Tokyo, Maggio 1977
M. Pisani, Dialogo con Paolo Portoghesi, Roma, 1989
C. Di Stefano e D. Scatena, “Paolo Portoghesi designer”, Roma, 1999
a cura di M. Ercadi, “Paolo Portoghesi. Disegni 1949-2003”, Milano, 2003